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LIBERTA’ FINANZIARIA: TU IN QUALE QUADRANTE VIVI?

4 quadranti

Ho potuto osservare in qualità di trainer e coach di diversi imprenditori come i guadagni e la ricchezza dipendano molto anche dalla mentalità della singola persona.

Quello che spiegherò in questo post è tratto da ciò che insegna Robert T. Kiyosaki, nei suoi libri “Il Business del 21° secolo “ e “I quadranti del cash flow”, che invito fortemente a leggere. L’autore, di vari bestseller, è anche imprenditore, formatore, speaker e investitore plurimiliardario.

 

Kiyosaky distingue 4 fonti di cashflow, ciascuna delle quali identifica uno stile di vita, una mentalità, un insieme di convinzioni, dei valori personali e finanziari e 4 modi differenti attraverso i quali le persone generano il proprio flusso di denaro.

 

Al quadrante D appartengono coloro che svolgono un ruolo da Dipendenti, il flusso di denaro è generato dal possedere un posto di lavoro.

Nel quadrante A troviamo invece gli Autonomi, ossia i piccoli imprenditori, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi in generale.

In T, vi sono coloro che godono di una rendita finanziare perché posseggono il sistema che la genera.

In I, vi sono gli Investitori, ossia coloro che investono il denaro che hanno guadagnato dall’essere nel quadrante T e generano così altro denaro.

 

IL QUADRANTE D

Il bisogno principale che determina la presenza di molte persone in questo quadrante è la SICUREZZA. Cercano soprattutto un lavoro tranquillo e “sicuro”, percepisco fortemente il rischio delle attività imprenditoriali.

 

IL QUADRANTE A

Il bisogno sottostante questo tipo di quadrante è il desiderio di LIBERTA’.

Il cosiddetto “mettersi in proprio” che molto caratterizza il tessuto produttivo italiano, fortemente caratterizzato dalla presenza di micro imprese.

In realtà anche questo quadrante costituisce una trappola in quanto la responsabilità di ogni scelta, strategica e operativa, ricade sull’imprenditore/professionista. Spesso questa tipologia di persona ha un talento o cerca di essere il migliore nel proprio specifico campo.

Spesso è il professionista o titolare d’impresa che ritiene che nessuno possa svolgere il lavoro come lo farebbe lui!

Il business si lega molto alla persona che lo ha creato, alla sua presenza, al suo fare. Diventa per lui difficile farsi sostituire da altre persone. E’ il cliente stesso che talvolta non accetta che quel determinato servizio gli venga erogato da qualcun altro delegato dal professionista o titolare d’impresa.

In questo quadrante si scambia tempo per denaro.

Quindi assentarsi sia per vacanze sia per problemi di varia natura significa non fatturare e non sempre quel fatturato è recuperabile.

 

IL QUADRANTE T

In questo caso si verifica che, nel caso l’imprenditore abbia creato un’azienda, questa diventa indipendente dalla sua opera, c’è autonomia di gestione, non è necessaria la sua presenza costante e continua, le persone lavorano responsabilmente ed autonomamente per lui.

Più ampiamente, vi appartengono coloro che godono di una rendita finanziaria perché beneficiano, per fare qualche esempio, degli affitti di immobili che posseggono oppure ricevono royalties per libri di successo.

Queste persone vogliono costruire una ricchezza, hanno spiccate doti di leadership, apprezzano il lavoro in squadra, cercano persone di talento per averle nel loro team (non ambiscono ad essere i migliori come gli A), hanno una visione ed una missione molto chiara e definita.

 

IL QUADRANTE I

Vi appartengono coloro che investono il denaro generato dalle loro attività del quadrante T, generando così altro denaro. Ragionano molto sul rendimento che può dar loro ogni singolo investimento, apprezzano e godono della libertà finanziaria che hanno costruito.

 

Il 95% delle persone si trova nel quadrante D e A e detiene il 5% della ricchezza.

Il 5% appartengono ai quadranti T e I e detengono il 95% della ricchezza.

 

LA LIBERTA’ FINANZIARIA RISIEDE NEI QUADRANTI T ED I.

 

Il punto centrale NON È CAMBIARE LAVORO,

BENSI’ CAMBIARE QUADRANTE

E PER CAMBIARE QUADRANTE E’ NECESSARIO CAMBIARE MENTALITA’

 

L’appartenenza di una persona ad un quadrante dipende anche dai suoi punti di forza, dalle sue aree di miglioramento, dai suoi valori, dal suo dialogo interno, dalle sue convinzioni, dal suo rapporto con il denaro, con la ricchezza in generale.

Sono differenze sostanziali che avvicinano o allontanano da un quadrante, in quanto ciò che una persona dice genera una realtà oppure un’altra.

Non basta perciò cambiare l’agire, il fare, il proprio comportamento per trasferirsi nel quadrante T, ciò che serve è cambiare alcuni pensieri, convinzioni limitanti, valori finanziari, andare così ad agire su ciò che si è, sulla struttura mentale.

 

 

 

 

Se vuoi arricchirti, devi trasferirti.

 

Non hai bisogno di un nuovo posto di lavoro.

 

HAI BISOGNO DI UN INDIRIZZO NUOVO.

Robert T. Kiyosaki

 

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